Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia

 

   Verona - Il 56° Vinitaly, aperto dal 14 al 17 aprile, ha confermato ancora una volta la sua formula di gradimento vincente attirando ben 97mila presenze, con un lieve aumento degli operatori esteri provenienti da 140 nazioni (pari a 30.070, cioè il 31% del totale).

   Tra questi si sono registrati 1.200 top buyer (+ 20% rispetto alla manifestazione del 2023) da 65 Paesi selezionati, invitati ed ospitati da Veronafiere in collaborazione con ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internalizzazione delle imprese italiane - https://www.ice.it/it - , organismo indirizzato a sostenere ed a incentivare il commercio con l’estero e le esportazioni italiane, su controllo e coordinamento dei ministeri degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e delle Imprese e del Made in Italy, avvalendosi della rete di ambasciate e consolati italiani sparsi nel mondo.

   Pure Vinitaly Plus, sistema operativo d’incontro tra domanda ed offerta, è andato a gonfie vele,  raddoppiando addirittura, con 20mila appuntamenti-business, i risultati del 2023. Bene anche per  gli eventi esterni di Vinitaly and the city, con oltre 50mila degustazioni ed un + 11% rispetto all’anno scorso.

   Il settore delle partecipazioni estere ha convalidato la supremazia degli Stati Uniti (con 3.700 operatori, + 8% riguardo al 2023) seguiti da Germania, Regno Unito, Cina e Canada (+ 6%), oltre ad un forte incremento degli acquirenti dal Giappone (+ 15%).

   Hanno quindi ragione a gongolare e ad essere ancor più ottimisti per il futuro, a conti fatti, i vertici di Veronafiere, cioè il presidente Federico Bricolo e l’amministratore delegato Maurizio Danese.

   Tra i prossimi appuntamenti già confermati del calendario estero connesso al Vinitaly ci sarà Wine South America a Bento Gonçalves, nel Rio Grande do Sul (Stato federato del Brasile), dal 3 al 5 settembre 2024. Il 57° Vinitaly è programmato dal 6 al 9 aprile 2025.

 

Servizio e foto di

Claudio Beccalossi