Il dubbio

Che il pericolo di un’epidemia sia superiore a quello nucleare è oramai un luogo comune; lo sosteneva anni addietro Bill Gates e i recenti eventi ce lo confermano.

Oggi, senza paura di smentita, possiamo anche affermare che la tecnologia, se non dominata e utilizzata tassativamente a fin di bene, provocherà la distruzione della razza umana. 

La lingua batte dove il dente duole!

Sorge oramai il sospetto sempre più diffuso che il virus infettivo sia nato in un laboratorio. Coloro che un anno fa ipotizzavano questa possibilità venivano considerati “untori”, ma il tempo sembra voglia riparare il torto!

È arcinoto, infatti, che in alcuni laboratori sparsi per il mondo esista la tecnologia per trasformare innocui virus naturali in ceppi potenzialmente resistenti ai vaccini: esperimenti a scopo militare o, meglio ancora, robe da matti!

La pandemia è scoppiata in Cina a Wuhan e lì, casualmente, è situato il primo laboratorio di livello di biosicurezza 4 della Cina continentale: il National Bio-safety Laboratory, collegato con il Galveston National Laboratory negli Stati Uniti, con il Centre International de Recherche en Infectiologie in Francia e con il National Microbiology Laboratory in Canada.

Orbene, sorta la pandemia, le prime investigazioni dell’OMS si sono svolte a Wuhan e dai primi verbali degli ispettori risulta che, nonostante le numerose discussioni con i rappresentanti del governo cinese, poco fosse stato fatto in termini di indagini epidemiologiche dalle autorità locali a partire da gennaio 2020. Inoltre, i dati presentati in seguito oralmente dagli addetti cinesi hanno offerto pochi dettagli in più rispetto a quanto emerso dalle riunioni del comitato d’emergenza a gennaio 2020.

Oggi, a distanza di un anno e col morbo che infuria su tutto il pianeta, l’Organizzazione decide di rimandare un gruppo di esperti in Cina per cercare di risolvere, una volta per tutte, il giallo del focolaio scoppiato nel mercato Xinfadi, a Pechino, la cui origine è ancora avvolta nel mistero.

Prima o dopo sapremo se l’origine del virus sia da attribuire a un evento naturale o no. Allo stato, rimaniamo nel dubbio, un dubbio provvisorio, cartesiano, che però ci porterà verso la conoscenza. Quel che invece oggi sappiamo con certezza è che mentre in tutto il mondo l’economia agonizza, in Cina, essa già galoppa a briglia sciolta!

di Redazione