Historia magistra vitae? L’insinuante parallelismo tra il Covid-19 massacratore soprattutto di anziani, “peso sociale” e l’Aktion T4 nazista per eliminare “vite indegne d’essere vissute e costo inutile per lo Stato” – Cremate le vittime del Covid-19, cremati gli uccisi dell’Aktion T4 – Un’illazione su circostanze storiche, possibilmente senza venir tacciati da cospirazionisti, dietrologi o quant’altro – L’Unione europea e l’asservita Italia hanno alibi di ferro?

 

Avrebbe asserito Christine Madeleine Odette Lagarde (nata Lallouette, Parigi, 1° gennaio 1956, quindi, 65 anni compiuti, non certo una teenager), presidente della Banca Centrale Europea: «Gli anziani vivono troppo e sono pericolosi per l’economia mondiale!». Frase attribuita a lei e poi risultata una bufala. O, semmai, una distorsione d’una sua dichiarazione riportata dal “Corriere della Sera” dell’11 aprile 2012 riguardo all’allungamento della vita media. Nella versione corretta, lei ha affermato: «Se la vita media nel 2050 s’allungherà di 3 anni in più di quanto previsto oggi, il già ampio costo dell’invecchiamento della popolazione aumenterà del 50%». Comunque, anche minimizzando o contestualizzando od invertendo l’ordine dei fattori, il prodotto (cioè quanto asserito dalla Lagarde) non cambia,

Considerando che l’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 s’aggira sugli 81 anni (consultare https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia) si può azzardare l’ipotesi che sia in corso da ormai più d’un anno una strage di anziani? E l’Unione europea e la genuflessa Italia non c’entrano veramente nulla in tutto questo?

Occorre riflettere su un punzecchiante parallelismo, facendo un salto nel passato. L’Aktion T4 era il nome convenzionale del programma d’eutanasia nazista portato avanti tra il 1939 ed il 1941 sotto responsabilità mediche e che prevedeva nella Germania hitleriana la soppressione di cittadini affetti da malattie genetiche inguaribili, portatori d’handicap mentali (ma non fisici, a parte casi gravi), definiti “vite indegne d’essere vissute e costo inutile per lo Stato”.

Si calcolano tra 60mila e 100mila le vittime dell’Aktion T4, tra cui 5mila bambini. Uccise con iniezioni letali dapprima, poi con monossido di carbonio e subito cremate. Nella sola terza fase di quest’“operazione” gli indegni medici incaricati e disponibili uccisero il 20% dei pazienti ricoverati negli istituti di cura, cioè circa 70mila persone. Il massacro proseguì anche dopo la fine “ufficiale” dell’Aktion (il 1° settembre 1941), quindi si stima un numero di eliminati attorno ai 275mila, comunque non meno di 200mila (secondo varie fonti).

T4 è la sigla di “Tiergantenstrasse 4”, via e numero civico di Berlino dove era ubicato il quartier generale della Gemeinnützige Stiftung für Heil- und Anstaltspflege, l’ente pubblico per la salute e l’assistenza sociale (tragica copertura e beffa estrema nei confronti dei designati alla morte). Aktion T4 è un termine che non figurava nella burocrazia d’allora, dato che i nazisti avevano adottato le locuzioni in codice EU-Aktion oppure E-Aktion, con E ed EU che stavano a significare eutanasia. Di conseguenza, “programma d’eutanasia” (così considerato al Processo di Norimberga), condotto in nome dell’eugenetica e della cosiddetta “igiene razziale”. Lo scopo era quello di ridurre il più possibile (e nella maniera più drastica ed infame) le spese statali per le cure ed il mantenimento ospedaliero di irrecuperabili, intendendo girare le relative risorse agli sforzi economico ed industriale di guerra.

L’Aktion T4 ebbe una premessa con la discussione in Parlamento tedesco, il 14 luglio 1933, della Gesetz zur Verhütung erbkranken Nachwuchses (Legge sulla prevenzione della nascita di persone affette da ma-lattie ereditarie), promulgata il 25 luglio successivo. La legge consentiva la sterilizzazione coatta di quanti fossero affetti da tare ereditarie (o presunte tali) come la schizofrenia, l’epilessia, la cecità, la sordità, la malattia (o corea, quadro clinico di stampo neurologico) di Huntington (malattia genetica neurodegenerativa che riguarda la coordinazione muscolare e che conduce ad un decadimento cognitivo ed a disturbi psichiatrici), ritardi mentali, con inclusione pure degli alcolisti cronici. Una stima di base, elaborata dal ministero del Reich per gli Interni su informazioni degli istituti medici, considerò una platea di circa 410mila individui da sottoporre a sterilizzazione, con “rosee” previsioni d’aumento secondo l’avanzamento dell’Aktion.

Le redini applicative vennero affidate allo stesso ministero del Reich per gli Interni capeggiato dal 30 gen-naio 1933 al 20 agosto 1943 da Wilhelm Frick (Alsenz, 12 marzo 1877 – Norimberga, 16 ottobre 1946), che si servì di speciali Erbgesund-heitsgerichten (Tribunali per la sanità ereditaria) composti da due medici e da un giudice distrettuale.

Le gravissime circostanze provocarono reazioni popolari e proteste dei parenti e della Chiesa cattolica che, in ogni caso, non riuscirono ad impedire (secondo stime accreditate) che, tra il 1933 ed il 1939, tra le 200mila e le 350mila persone subissero il criminale trattamento.

Si trattava di trattava d’una violazione invasiva che, ovviamente, non coinvolse nemmeno di striscio alcuni potenti gerarchi affetti da problemi fisici (come il ministro del Reich per l’Istruzione pubblica e la Propaganda nonché Gauleiter di Berlino Paul Joseph Göbbels – Rheydt, 29 ottobre 1897 – Berlino, 1° maggio 1945 – , il Reichsleiter e Capo della Cancelleria del Führer Philipp Bouhler – Monaco di Baviera, 11 settembre 1899 – Altaussee, 19 maggio 1945 – , tra i principali esecutori dell’Aktion T4, il vice governatore del Governatorato Generale per le aree occupate della Polonia e Reichskommissar dei Paesi Bassi Arthur Seyss-Inquart – Stannern (allora nell’Impero austro-ungarico, oggi in Repubblica Ceca), 22 luglio 1892 – Norimberga, 16 ottobre 1946).

Il confronto tra le due drammatiche situazioni (Covid-19 ed Aktion T4, ma non solo tra queste) è una sem-plice congettura (tutta ovviamente e difficilmente da provare) maturata, però, sulla scorta della constatazione che, nel corso della storia, sono avvenute eliminazioni di esseri umani attraverso affari di Stato, leggi di Stato, interventi di Stato, mascherati e menzogneri.

Tutto può essere e tutto non può essere.

Sarebbe comunque un dolore sconsolante, oltre che tragico e delinquenziale, se, dietro l’apparenza pan-demica, l’Unione europea, così Caino nei confronti di certi Paesi membri (la Grecia, ma pure l’Italia, ne sanno qualcosa), ci possa essere una regia pianificata per togliere di mezzo le fasce più anziane, più deboli, più… “peso della società”, facendo tabula rasa d’una generazione a cui tutti sono amorevolmente legati.

È una povera illazione ma, se si rivelasse prima o poi vera, meriterebbe tanta ma tanta espiazione dei fetidi colpevoli…

L’Inps, intanto, ringrazia il Coronavirus-2 per aver sfoltito di migliaia di pensionati le sue pericolanti casse (sic)…