A metà novembre scorso, Giuseppe Arnò direttore de “La Gazzetta Italo-Brasiliana” ha visitato gli uffici dello storico quotidiano di Genova, “Il SecoloXIX”. Una visita programmata da molto tempo, quando a dirigere il prestigioso quotidiano c’era Alessandro Cassinis. L’attuale direttore, Luca Ubaldeschi, non essendo in sede per impegni di lavoro assunti precedentemente, ha delegato il Vice Direttore Andrea Castanini a fare gli onori di casa all’ospite proveniente dal Brasile. L’incontro è stato cordiale oltre ogni aspettativa e, del resto, le foto che seguono confermano l’atmosfera gioviale in cui si è svolta la tanto attesa visita.

Naturalmente si è discusso sulla possibilità di un interscambio di notizie principalmente quelle che interessano le numerose associazioni liguri sparse per i Brasile, nonchè quelle relative all’emigrazione di ritorno. Al termine della visita Giuseppe Arnò, accompagnato dalla moglie e collaboratrice Patricia, ha rivolto un invito al direttore Ubaldeschi e al vice Castanini a visitare gli uffici della propria rivista e perché no, la città meravigliosa, Rio de Janeiro.

 

Foto scattate in occasione della visita:

 

Fernando Maria Perrone

Genova - “In morte di Ferdinando Maria Perrone”: così, a tutta pagina, titola il Secolo XIX del 13 giugno 1908. Una intera pagina dedicata alla memoria del vero “padre” del giornale che lascia un grande vuoto. Come usava all’epoca, non manca un componimento poetico, a firma del cronista Bertolotto.

 

Uffici del giornale

 

 

Galleria delle pubblicazioni più significative

 

Da sin.: Andrea Castanini e Giuseppe Arnò

 

 

La sede del quotidiano genovese Il Secolo XIX e di Radio 19 in Piazza Piccapietra, 21 a Genova, sede del quotidiano a partire dal 1999

 

Il Secolo XIX (in ligure: O Secolo, /u 'sekulu/) è un quotidiano storico di Genova, fondato il 25 aprile 1886. Si tratta di un quotidiano a diffusione nazionale, sebbene sia particolarmente letto in Liguria e nel Basso Piemonte (Novese e Ovadese).

Nel 2001 è stato fra i primi giornali italiani ad adottare la stampa a colori ed è stato fino al 2014 di proprietà dell'editore Carlo Perrone.

La storia:

Il Secolo XIX venne fondato a Genova il 25 aprile 1886 da Ferruccio Macola che ne fu il primo direttore. A finanziarlo fu il marchese Marcello Durazzo. Il primo numero del "Secolo" uscì nelle edicole il 25 aprile, giorno di Pasqua.

Nel 1897 il giornale venne acquisito da Ferdinando Maria Perrone, proprietario dell'Ansaldo.

Con tale acquisizione, Perrone intendeva sostenere una politica protezionistica in favore dell'allora giovane industria italiana. Con Perrone venne nominato nuovo direttore il genovese Luigi Arnaldo Vassallo (detto Gandolin, ovvero Vagabondo), uno dei più importanti giornalisti dell'epoca. E con il Vassallo il giornale raggiunse le 45.160 copie giornaliere. Il "Secolo" fu anche il primo giornale in Italia ad uscire con una foliazione di sei pagine, anziché le tradizionali quattro.

Il 10 agosto 1906, alla morte di Vassallo, successero alla guida del quotidiano Mario Fantozzi e, successivamente ancora, il genovese David Chiossone.

Nel 1946 diventò direttore Umberto Vittorio Cavassa. Persona di grande cultura, liberale, Cavassa restituì al Secolo autorevolezza e prestigio, dopo le compromissioni col fascismo. Storico direttore, Cavassa rimase alla guida del giornale per ventitré anni, fino al 1968.

Nella direzione del giornale subentrarono negli anni settanta Piero Ottone, lo stesso editore Alessandro Perrone (nipote di Ferdinando Maria) che poi lasciò la guida del quotidiano a Cesare Lanza, Michele Tito, Tommaso Giglio, Carlo Rognoni, Mario Sconcerti, Gaetano Rizzuto, Antonio Di Rosa, dal 2004 a Lanfranco Vaccari e dal 2009 a Umberto La Rocca.

Negli anni Settanta esce dal giornale la famiglia Grazioli, e il quotidiano rimane nelle mani di Cesare Brivio e Carlo Perrone. Successivamente la tedesca Passau Verlag rileva il 40 per cento della S.E.P. (Società Edizioni e Pubblicazioni), l'editrice del giornale. In seguito i tedeschi venderanno la loro quota solo a Carlo Perrone. Per questo Brivio fa causa a Perrone, perdendo però l'arbitrato.

Stand per i 120 anni del giornale ad Euroflora 2006

Nel 2006 il Decimonono raggiunge i 120 anni di vita. Per celebrare il traguardo è stata lanciata la stazione radiofonica Radio 19, la cui start up è curata da Mauro Rattone. Nel maggio 2006 è stata organizzata al Palazzo Ducale di Genova una mostra dal titolo 1886-2006. Un giornale, una storia. Il Secolo XIX in 120 anni, con lo scopo di offrire un excursus nel passato ma anche nel futuro dell'informazione, fra suggestioni antiche e scenari legati ai tempi correnti.

Per ricordare la data storica, sono usciti in allegato al quotidiano una serie di inserti rievocativi del periodo storico in cui il giornale è stato osservatorio ideale della realtà italiana, sia nazionale sia locale. In occasione dei 125 anni de Il Secolo XIX, la testata ha pubblicato 5 inserti settimanali per festeggiare la data storica.

Nel gennaio 2008 Cesare Brivio Sforza comincia le trattative per la vendita del suo 30 per cento della "Sep s.p.a.", la società editrice del quotidiano "Il Secolo XIX", con "Clessidra Capital Partners". La trattativa si conclude nel dicembre 2009 con la cessione a Carlo Perrone dell'intera quota. Di conseguenza, Perrone raggiunge il controllo totale della società editrice. Intanto era avvenuto un cambio alla guida del quotidiano: in agosto era stato nominato direttore Umberto La Rocca, ex vicedirettore della Stampa.

Il 3 febbraio 2010 il Secolo XIX esce con una rinnovata veste grafica, curata da Mario Garcia. Il formato resta invariato nella larghezza, ma si accorcia in lunghezza per rendere più agevole la lettura. Non più fascicoli ripiegati uno sull'altro ma un unico fascicolo. Migliora la stampa: testi più nitidi ed omogenei, foto più brillanti: per migliorarne la lettura, il corpo dei caratteri è stato leggermente aumentato, e le foto rese più vivaci.

Il 2 agosto 2014 la Società Edizioni e Pubblicazioni (SEP) di Carlo Perrone, editrice del quotidiano, ha annunciato in un comunicato congiunto con l'Editrice La Stampa di John Elkann (Fiat Chrysler Automobiles), editrice de La Stampa, il progetto di fusione della SEP nella seconda, creando così una joint venture denominata "Italiana Editrice S.p.A.", partecipata da Fiat Chrysler Automobiles per il 77% e dalla famiglia Perrone per il 23%, compresa anche l'integrazione delle sussidiarie pubblicitarie e mass media, come Publikompass (di Ed. La Stampa), Publirama e Radio19 (entrambe di SEP).

Con questa operazione, a partire dal 1º gennaio 2015, è nato un gruppo editoriale composto da 240 giornalisti tra le redazioni dei due quotidiani e con una quota giornaliera di 260.000 copie vendute, alla pari degli altri maggiori gruppi editoriali, quali RCS MediaGroup, editore del Corriere della Sera, e Gruppo Editoriale L'Espresso, editore de la Repubblica.

Nel 2017 Italiana Editrice S.p.A. si è fusa con il Gruppo Editoriale L'Espresso per costituire il GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

(Fonte Wikipedia)