Assegnati i riconoscimenti del Premio FiuggiStoria. Tra i premiati Federico Faggin, Roman Polanski e John Foot

La cerimonia di premiazione si è svolta a Roma il 13 dicembre presso la Sala del Refettorio del Palazzo del Seminario (Camera dei Deputati)

 

Polanski

John Foot

 

ROMA - Nel corso di una cerimonia che si è svolta a Roma presso la Sala del Refettorio del Palazzo del Seminario (Camera dei Deputati) sono stati assegnati i riconoscimenti della decima edizione del Premio FiuggiStoria. Il Premio è promosso dalla Fondazione “Giuseppe Levi-Pelloni” in collaborazione con il Comune di Fiuggi e con i patrocini del Senato della Repubblica e della Presidenza della Regione Lazio.

L’edizione di quest’anno è stata dedicata al giornalista, storico dell’emigrazione e docente universitario Francesco Durante, scomparso nell’agosto scorso e la cui figura è stata ricordata da Pino Pelloni all'inizio della serata dopo l'intervento introduttivo dell'On. Federico Mollicone, membro della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

Giunto alla decima edizione il Premio, pensato e voluto dallo storico Piero Melograni, oltre le canoniche sezioni dedicate alla saggistica, alle biografie, al romanzo storico e alla diaristica, contempla da tre anni anche il FiuggiStoria Europa, rivolto al lavoro di ricerca svolto da storici europei che hanno incentrato i loro studi e loro attività pubblicistica alla Storia italiana. Il riconoscimento è andato allo storico inglese John Foot, docente di Storia Contemporanea all'Università di Bristol, autore del recentissimo L'Italia e le sue Storie 1945-2019, una lunga e avvincente cavalcata nella storia più recente del nostro paese, descritta con un approccio divulgativo e in cui trovano ampio spazio non solo i grandi sommovimenti politico-istituzionali ma anche tante vicende umane particolarmente significative – legate in particolare al mondo dello sport, del cinema, della musica e del costume – a cui solitamente si dà scarsa importanza nei testi accademici.

Al regista Roman Polanski è andato il FiuggiStoriaMultimedia, per il film “L’Ufficiale e la Spia” prodotto da Canal+, Eliseo Cinema, France 2 (FR2), già vincitore del Green Drop Award 2019 a Venezia. Il film, che ha riscosso un grande successo in tutta Europa, è ispirato al famoso caso Dreyfus che sconvolse l'opinione pubblica francese alla fine del XIX secolo. Un'opera capace di arrivare al grande pubblico e di grande attualità: ci mostra infatti come il Potere sia in grado di costruire falsificazioni capaci di resistere a lungo e di sconvolgere vite. Ha ritirato il premio – una copia dell'antica Menorah di Anticoli – il produttore Luca Barbareschi, anche attore nel film.

Una della grandi novità dell'edizione 2019 del Premio è la sezione FiuggiStoria Scienza, il cui riconoscimento è andato a un grande scienziato che ha dato lustro all'Italia nel mondo: Federico Faggin. In questo caso stiamo parlando di un uomo che la storia ha contribuito a scriverla in prima persona nel vero senso della parola. A partire dall'inizio degli anni '70 quando, appena sbarcato nella Silicon Valley proveniente dalla campagna vicentina, inventò il primo microprocessore. Un'invenzione che ha permesso di imprimere una svolta profonda nella storia della tecnologia e a plasmare il presente che tutti conosciamo. Come è stato in seguito grazie ad altre due innovazioni fondamentali quali il touchpad e il touch screen, con cui ci interfacciamo quotidianamente con i con i nostri notebook e smartphone. Il percorso umano e scientifico di Faggin è ben descritto nella sua autobiografia – Silicio, dall'invenzione del microprocessore alla nuova scienza della consapevolezza – pubblicata quest'anno da Mondadori e in cui viene dato grande spazio anche all'attività di imprenditore di successo e illuminato che gli ha permesso di aprire nuovi orizzonti alla ricerca nel campo dell'intelligenza artificiale e delle scienze cognitive. Il riconoscimento sarà consegnato in occasione della prossima visita in Italia dello scienziato vicentino, il quale ha inviato dalla lontana California un messaggio di ringraziamento agli organizzatori.

Anche il Premio FiuggiStoria Sport è una new entry di quest'anno. Si è pensato di dare risalto allo sport soprattutto per il ruolo chiave che ha sempre rivestito nella storia del Novecento come efficace linguaggio universale e con il potere unico di suscitare grandi emozioni. Il riconoscimento è stato assegnato allo scrittore e giornalista Darwin Pastorin, autore di un bel libro sulla figura di un grande campione quale è stato Gaetano Scirea. Un testo da cui emerge soprattutto il lato umano del calciatore e che cattura l’interesse del lettore anche perché ci fornisce un limpido affresco del periodo storico in cui il calciatore della Juventus e della Nazionale campione del mondo nel 1982 fu tra i maggiori protagonisti.

Elena Aga Rossi con L’Italia tra le grandi potenze. Dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda (Il Mulino) e Carmine Pinto con La guerra per il Mezzogiorno (Laterza) sono i vincitori della decima edizione del Premio FiuggiStoria per la saggistica. Elena Aga Rossi è una delle maggiori studiose della politica e dell’intervento degli Alleati in Europa e soprattutto in Italia durante la guerra, e dell’influenza dell’Unione Sovietica in Italia. I suoi studi trovano in questo volume una sistemazione fortemente unitaria che segue tre assi fondamentali: i piani per il futuro assetto dell’Europa elaborati dagli alleati durante la guerra; la politica angloamericana verso l’Italia durante la guerra e il primo dopoguerra; per gli stessi anni, i rapporti del Partito comunista italiano con l’Unione Sovietica e l’influenza sovietica nel nostro Paese. ll libro del professor Carmine Pinto, frutto di un decennale lavoro di ricerca e scavo archivistico, decostruisce l’immagine del brigantaggio da cui emerge una nuova visione dell’attività svolta dai briganti e dai processi che portarono le antiche province napoletane ad entrare nella costruzione liberale italiana.

Per la sezione biografie il riconoscimento è andato a Marina Valensise per La Temeraria (Marsilio)

Ad Antonella Sbuelz per La ragazza di Chagall (Forum) il premio per la sezione romanzo storico.

Per la sezione Anniversari ex aequo a Fabio Isman con 1938. L’Italia razzista (Il Mulino) e Paolo Morando con Prima di Piazza Fontana (Laterza).

Ai libri Gli Irriducibili di Mirella Serri (Longanesi) e Bora di Anna Maria Mori e Nelida Milani (Marsilio) il riconoscimento per la sezione Diari, Epistolari & Memorie.

Il premio FiuggiStoria “Gian Gaspare Napolitano-Inviato speciale” a Marino Sinibaldi, giornalista radiofonico e autore di saggi di storia e di critica letteraria.

Presente il vincitore della decima edizione del Premio FiuggiStoria “Lazio Meridionale” celebratasi a Fiuggi lo scorso 28 settembre:Maurizio Zambardi autore del libro Il capobrigante Domenico fuoco, tra storia e leggenda. Una menzione speciale a Dario Petti per la biografia dedicata a Clementina Caligaris con Storia di una consultrice (Atlantide Editore).

L’opera premio di questa edizione è stata realizzata dallo scenografo Pino Ambrosetti.

 

 

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Sebastiano Catte

Agenzia Comunica

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Fonte: Goffredo Palmerini