di Bruno Fulco

Dopo averci fatto tanto aspettare ad inizio stagione adesso l’estate sembra non volerci più abbandonare. Iniziano ad organizzarsi la vendemmie ai castelli così come sulle colline tutto intorno a Roma e, c’è da giurare che i Vini del Lazio anche quest’anno faranno quello scalino in avanti che è diventata una costante qualitativa.

Le giornate lentamente iniziano ad accorciarsi ma ci sono ancora le condizioni ideali per trascorrere piacevolissime giornate al mare. In alternativa spazio alle gite fuori porta, ossigeno per la mente e per il corpo prima che il buio invernale ci costringa al chiuso delle mura domestiche. Quelli che trascorrono in città il loro we ricominciano il loro giro nei centri commerciali sotto lo stretto controllo delle proprie compagne, in cerca di ritocchi per preparare al meglio il “nido” per l’inverno.

Fortunatamente è iniziato il campionato di calcio, ormai oppiaceo legalizzato per far digerire meglio alla gente tutti gli impicci che avvengono nelle stanze dei bottoni. E di calcio in questo periodo ce ne vuole parecchio per coprire i miasmi di una situazione politica italiana che emana un olezzo di stantio e marciume. Purtroppo però le squadre Romane non recitano un ruolo di primo piano e i cittadini quindi, non essendo totalmente tramortiti dagli entusiasmi del pallone, assistono alle vicende ormai amaramente divertiti dall’andazzo ridicolo di quanto accade.

Purtroppo per un popolo ormai senza nerbo, è normale passare in pochi giorni dall’indignazione provata soltanto il mese scorso per la farsa messa in scena dalla compagnia teatrale Pd – M5s, alla completa rassegnazione di appena un mese dopo. E’ emblematico infatti che la caccia alle poltrone e gli aggiustamenti di salotto non riesca in nessun modo a scuotere una seria protesta civile.

Renzi ha creato il suo nuovo partitino provocando una nuova ondata di “salto della quaglia” in cerca di poltrone per se e per i propri cari. Una sorta di Grande Fratello Vip dove gli accantonati della politica cercano un occasione per brillare di nuova luce. E’ il caso della Boschi, invenzione politica di Renzi, che si era premurata di trovare una comoda seduta per il gruppo di toscani fedelissimi al nuovo leader di partito e, che così sembra aver risolto il problema.

Un uomo che rappresenta l’incarnazione dell’incoerenza e della mancanza di credibilità, capace di fare tutto quello che ha precedentemente negato pubblicamente. I suoi meme sul web sono ormai leggendari, primo tra tutti quello in cui annuncia il suo ritiro dalla scena politica in caso di sconfitta elettorale, promessa puntualmente disattesa in linea con quello che ormai è il suo stile.

Il suo nuovo soggetto politico l’ha chiamato “Italia vive” e verrebbe da aggiungere “…e dopo il vostro passaggio è un vero e proprio miracolo”. Con questo nuovo minestrone in qualche modo si fanno tutti contenti, tanto è vero che i toni più aspri si sono placati in un battibaleno come per magia. Uno stomachevole scambio di convenevoli in cui nessuno più si ostacola e dove la cartina tornasole è rappresentata dalla Raggi, oggi quasi abbandonata da tutte i media che fino a ieri gli hanno dato contro in maniera feroce e a volte spropositata.

Con il fallimento di un movimento che faceva del rifiuto al Pd e della professione politica i suoi ideali, si chiude una fase politica. Ne segue un'altra in cui i rappresentanti di Grillo e della Casaleggio e associati si siedono assieme agli ex nemici giurati, nella speranza di preparare una coalizione a sinistra che in futuro possa battere l’avversario. In questi ultimi giorni infatti non si fa altro che parlare di sondaggi e c’è da scommettere che non appena i numeri a sinistra saliranno, le elezioni anticipate, adesso impossibili e “fuori legge”, torneranno in auge in un attimo.

Una cosa bella da vedere dalla finestra però c’è, ma bisogna spingere lo sguardo lontano fino al Parlamento Europeo. In questa sede infatti giovedì 19 settembre in occasione degli 80 anni dalla scoppio della Seconda Guerra Mondiale, è stata approvata con 535 voti a favore una risoluzione intitolata “Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”. Tra i passaggi del testo si legge: “…condanna con la massima fermezza gli atti di aggressione, i crimini contro l’umanità e le massicce violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime nazista, da quello comunista e da altri regimi totalitari…” e anche “…esprime inquietudine per l’uso continuato di simboli di regimi totalitari nella sfera pubblica e a fini commerciali e ricorda che alcuni paesi europei hanno vietato l’uso di simboli sia nazisti che comunisti…” e che “…in alcuni stati membri la legge vieta le ideologie comuniste e naziste…”.

Una pietra miliare che per la prima volta stabilisce che il male non ha colore, ne appartenenza e ne scusanti politiche o ideologiche che tengano. Un fatto che ha provocato più di un malore a sinistra, sebbene tra i parlamentari italiani firmatari ci siano anche 13 deputati del Partito democratico. Questi ultimi evidentemente tra i più illuminati, pronti a scendere in campo con la forza delle proprie idee, a riconoscere senza scusanti gli orrori del comunismo e a confrontarsi con l’avversario politico in maniera propositiva e sul piano della lealtà rifiutando di ricorrere alla facile scorciatoia dell’antifascismo come spauracchio ormai logoro per agitare le folle.

In questo principio d’autunno riconoscibile solamente guardando i numeri sul calendario Roma alletta quanti hanno il piacere di dedicarsi ad una sana ricreazione culturale con ricco calendario di mostre ed eventi tra i quali spicca a partire dal prossimo 12 ottobre, presso “Set Spazio Eventi Tirso” , la mostra-evento “Frida Kahlo, il caos dentro”, un mix tra esposizione multimediale, opere originali e fotografiche, dedicata alla grande artista messicana e al marito, Diego Rivera.“

Insieme a questa dal 6 ottobre a Palazzo Bonaparte di Roma apre la mostra Impressionisti Segreti, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia“ dove saranno esposte oltre 50 opere di artisti tra cui Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin, Signac, Van Rysselberghe e Cross“. Niente male per iniziare la stagione Romana delle mostre.