Airole è un piccolo

comune ligure in

provincia di Imperia

con circa 450 abitanti.

Confina con la Francia ed è questa posizione geografica che, oggi, lo fa assurgere agli onori della cronaca.

Si perpetra l’ennesima prepotenza francese, mentre Conte e Macron brindano con champagne e si stringono la mano per aver ricucito lo strappo causato dall´azione risoluta del nostro ministro degli Interni, Matteo Salvini, nella vicenda della nave Aquarius.

Un’auto della gendarmeria, infatti, è arrivata in piazza ad Airole e vi è rimasta per ben quattro ore. Atto di sconfinamento bello e buono!

Il sindaco della città, Fausto Molinari, rimaneva, a dir poco, stupito nel constatare che la gendarmeria francese si fosse arrogato il diritto di pattugliare il territorio airolese.

Non avendo maggiori informazioni, si suppone che i gendarmi si siano dislocati ad Airole per bloccare eventuali migranti in procinto di attraversare il confine tra Italia e Francia.

Non è, comunque, un caso isolato, è già accaduto, lo scorso anno, a Olivetta San Michele (Imperia).

L’episodio di Airole segue di un giorno il pattugliamento, avvenuto a Ventimiglia, ad opera della c.d. “Legione Straniera” (guardie armate italiane, assoldate dalla SNCF, società francese concessionaria delle ferrovie d’Oltralpe), destinato ad impedire ai migranti di salire sui treni diretti in Francia.

Ancor fresco di memoria, il caso di Bardonecchia, avvenuto lo scorso marzo; in quell’occasione, cinque poliziotti delle dogane francesi fecero irruzione nella stazione di Bardonecchia per acciuffare un migrante e sottoporlo, con forza, al test delle urine.

In fin dei conti, siamo un Paese sovrano o una provincia francese?

Da quanto pare, nessuno ha affrontato seriamente il problema; sembrerebbe che Conte e Macron non siano al corrente delle scorribande che avvengono a nord-ovest del nostro confine, o che non ci facciano caso.

A questo punto, a che santo votarsi? Non vogliatemene, ma forse, sarebbe il caso di invocare: Salvini, pensaci tu!