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    EDITORIALE Gennaio 2018

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    Ninni Speranza | 2018-01-01 05:55:09

    Nell' Europa di oggi, ridotta nelle miserrime condizioni imposte dal trattato di Maastricht grazie al quale Germania,Olanda,Belgio e Lussemburgo la fanno da padroni ,PUTIN può rappresentare la soluzione giusta, ovvero l'unica possibilità di riequilibrio dei rapporti di forza all'interno dell'Unione per i Paesi del blocco mediterraneo come Italia,Spagna,Grecia ed in parte anche Francia ,che stanno arrancando ormai da anni dietro la locomotiva tedesca la quale,invece,macina surplus commerciale a ritmi indecenti.La questione arabo-palestinese è lì da secoli , e non c'è stato nessun Kennedy, nessun Bush,nessun Clinton,nessun Obama,nè ci sarà alcun Trump,in grado di risolverla.Certo, sarebbe meglio lasciarla "congelata" ma sempre precaria è e rimane.Preferibile,allora,una situazione di scontro latente,controllato sul campo dagli israeliani ai quali va riconosciuta una capacità "statuale" di gran lunga superiore a quella palestinese,frammentata in mille "piccole patrie" sempre in guerra fra di loro. Per quel che concerne più da vicino l'Europa,dato ormai per scontato il distacco degli USA dallo scacchiere Europeo - che risale ad ormai molti anni prima dello stesso TRUMP - personalmente vedrei con favore un accrescimento dell'influenza politica di PUTIN ( unico leader politico degno di questo nome ) sull'UE alla condizione,però, di vedere contemporaneamente realizzato l'ingresso della TURCHIA nella stessa Unione.In questo nuovo Continente Europeo che andrebbe da LISBONA a VLADIVOSTOCK(?) (ndr. non so come si scrive), ciò servirebbe a : I°) riequilibrare i rapporti di forza tra la componente SUD dell'Europa affacciata sul Mediterraneo e quella NORD affacciata sul Mare del Nord ed il Mar Baltico; II°) frenare l'espansionismo tedesco verso EST; III°) controllare i "nazionalismi" sempre più pericolosi dei Paesi dell'ex blocco sovietico; IV°) raggiungere una popolazione di almeno un miliardo di persone in grado di competere sul fronte di un'economia ormai globalizzata con colossi continentali come la CINA e L'INDIA destinati nei prossimi decenni a soppiantare USA ,GIAPPONE e CANADA ed a sconvolgere i tradizionali accordi economici e commerciali " tutelati " dal WTO sotto l'ombrello del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Le energie rinnovabili che soppianteranno il petrolio faranno il resto.

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