Attualmente i giovani vengono esposti ad un enorme quantità di stimoli mediante i mass-media e social media e per noia, divertimento o per sola curiosità trascorrono molto tempo su internet, guardando video, filmati che spesso incitano alla violenza, alla emulazione di comportamenti pericolosi.

L’uso di computer, videogiochi, internet e televisione è ormai parte fondamentale nella vita di bambini e adolescenti rappresentano la principale fonte di svago e divertimento per molti giovani di oggi, ma l’uso sempre più spasmodico dei media interattivi necessariamente deve condurre gli adulti davanti un importante interrogativo: come e quanto i mezzi di comunicazione moderni possono influenzare lo sviluppo cognitivo e sociale dei giovani?

Il tema degli effetti della televisione ha accompagnato la storia del medium dalle sue origini fino ai nostri giorni e al centro del dibattito si è sempre considerato il potere della tv di avere conseguenze significative sulla società e di riflesso sulla vita e comportamenti dei singoli individui. Allo stesso modo la diffusione dei social media in ogni aspetto della giornata è talmente pervasivo da entrare nella vita dei più piccoli ed adolescenti con estrema facilità.

Involontariamente i bambini possono imbattersi in contenuti che spaventano con rappresentazioni di violenza che passano dai film, videogiochi per piattaforme come YouTube che negli ultimi anni c’è stato un notevole aumento della violenza con scene che promuovono comportamenti violenti.

I media risultano invasivi ed è risaputo che oggi bambini ed adolescenti trascorrono molto tempo davanti alla TV o altri media e l’eccessiva esposizione   alla violenza conduce inevitabilmente allo sviluppo di comportamenti, pensieri, atteggiamenti, aggressivi che influenzano in maniera negativa il comportamento giovanile, considerando la violenza come la prima alternativa nella soluzione dei conflitti.

La violenza mediatica, virtuale o sociale non sembra avere più confini e da numerose ricerche si evince una relazione tra l’esposizione a immagini violente e i comportamenti distruttivi e violenti di bambini e adolescenti.  Azioni violente come insulti, pestaggi, risse, minacce, aggressioni, stupri viste di continuo possono incidere sulla sensibilità dell’individuo.

E’ ormai accertato che i media possono produrre determinati effetti sulla personalità dei giovani effetti non sempre positivi e non sempre consapevoli per cui risulterebbe opportuno da parte delle emittenti trasmettere esempi positivi e creativi mettendo da parte messaggi superficiali, violenti ed inopportuni che potrebbero indurre ad assumere atteggiamenti negativi negli adolescenti.

 Così che è importante specificare che l’esposizione in maniera ripetuta nel tempo può rappresentare un vero fattore di rischio per i giovani.

I media risultano invasivi, catturano le persone con i propri mezzi di proiezione, velocità e movimenti, musica e parole, pertanto risulta importante che ogni adulto consapevole sappia monitorare l’accesso dei minori ai media al fine di renderlo costruttivo e non distruttivo, poiché tali strumenti possono essere utili a patto che si usino responsabilmente.

Attraverso la presenza attiva degli adulti intesa come supporto durante la visione tv, ascolto si può spiegare e attribuire un senso aiutando il bambino o l’adolescente a interpretare immagini e testi veicolati dai media.

Compito della famiglia sensibilizzare gli adolescenti a determinate tematiche aumentando la consapevolezza critica dei giovani   nei confronti dei media con il supporto degli adulti, un modo di intervento favorevole per sfruttare al meglio le qualità positive degli attuali mezzi di comunicazione.

 

Di Mambro Dolores

Docente e Pedagogista