Un consistente volume di Giulio Guizzi “racconta”

la storia del pulito e dell’igiene

 

Maurizio Pedrini e Giulio Guizzi ( a dx.)

 

   Verona - Sporco e pulito, due facce della stessa medaglia d’igiene. Ne ha ricostruito vizi e virtù un esperto del particolare settore, Giulio Guizzi, con un lungo viaggio storico e specialistico condensato nella seconda edizione aggiornata del suo volume di ben 572 pagine, “Pulizia igienica e sanificazione - La sporca storia del pulito - Dall’oro blu al Metaverso via Malta” (Edizioni LSWR, Milano, 2023).

   Il bresciano Guizzi, 83 anni, ha fondato con i fratelli le società Pulindustria-Cimex e Pulex (arrivate al giro di boa del sessantesimo d’attività) e, nel corso della sua carriera nel cleaning, ha messo insieme una collezione museale, dotata di biblioteca e cineteca, ora disposta definitivamente a Pedrengo (Bergamo) con la denominazione “Museo Guizzi-Fra.mar”. Dal 2019 è Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta.   

   La “vernice” veronese del poderoso lavoro ha avuto luogo nell’autorevole sede dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Palazzo Erbisti, in via Leoncino 6. A presentare ed a pungolare l’autore in un’accattivante intervista è stato Maurizio Pedrini, noto giornalista nonché direttore tecnico di “Dimensione Pulito” che ha prima dato la parola per sintetici contributi a due autorevoli esponenti della sfera d’azione: Giuseppe Riello (presidente di Afidamp - Associazione dei fabbricanti e distributori italiani di macchine, prodotti ed attrezzi per la pulizia professionale e l’igiene degli ambienti - https://www.afidamp.it/) e Toni D’Andrea (Ceo di Issa Pulire Network srl - https://www.issapulirenetwork.com/).

   Guizzi, rispondendo agli stimoli di Pedrini, s’è poi sbizzarrito a ruota libera, anche con alcuni dietro le quinte («L’editore - ha confessato l’autore - non era affatto convinto nel pubblicare l’opera. E la stessa copertina m’era poco gradita») ed aneddoti inerenti ai suoi vasti interessi di comparto.

   Ad un paio d’anni dall’esperienza choc della pandemia da Covid-19, in cui sono state rivalutate e poste come primarie la profilassi, la pulizia e la sicurezza preventive, soprattutto negli ambiti pubblici/collettivi, Guizzi ha fatto un percorso a ritroso nel tempo scoprendo (e non riscoprendo) le vicende, anche primitive, dell’igiene nel mondo, volendo insegnare il “perché” del bisogno di pulito. Il lavoro per eliminare od almeno contenere la sporcizia, eseguito perfino dagli uomini delle caverne, costituisce veramente il “mestiere più antico”, altroché la prostituzione. Si tratta della guerra sacrosanta ad un nemico giurato, lo sporco. E Malta è la piattaforma da cui è partita l’igiene.

   Affabulatore tenuto a freno a fatica da Pedrini, Giulio Guizzi ha sfoggiato cultura, competenza, passione, comuni denominatori del collage di 13 capitoli della sua fatica letterario-ricercativa: Storia e storie per cultura d’impresa e innovazione; Le antiche civiltà; Nel mondo greco-romano; Nell’Alto e Basso Medioevo; Nell’Età Moderna; Le metropoli europee e lo sporco; Nel secolo dei lumi e delle rivoluzioni; Nel Nuovo Mondo americano; Nell’Europa dei microbi e dell’igiene; Il Novecento: il boom delle macchine; Il secolo boom della detersione (1900 – 2000); Il secolo della razionalizzazione (1900 – 2000); Pulito oggi: aggiornamento conclusivo.

   A margine dell’incontro con l’amico Guizzi, Maurizio Pedrini (organizzatore dell’evento) ha voluto ricordare deludenti “politiche” fieristiche locali.

   «Credo che Verona debba mantenere un ruolo importante nella promozione della cultura del pulito professionale. Dal 1991 al 2021 la nostra città ha ospitato ininterrottamente la fiera biennale PULIRE, fungendo da capitale italiana ed europea del campo. Qui, per opera del compianto editore Alfredo Pellizzari, è nata anche la prima rivista tecnica, “Pulizia Industriale e Sanificazione”, dedicata ai professionisti del pulito e che ho avuto il piacere di dirigere per qualche anno».

   «Sempre a Verona operano aziende leader a livello mondiale nella produzione di macchine lavasciuga pavimenti e spazzatrici, che esportano in tutto il mondo. Alcuni anni fa è stata creata la prima “Scuola italiana del pulito”».

   «Sono sinceramente rammaricato - ha concluso il giornalista - che, per una serie di circostanze, la Fiera ISSA PULIRE si sia trasferita a Milano. Spero che questa mia iniziativa, con Giulio Guizzi ospite, possa comunque rivelarsi utile per mantenere in riva all’Adige una titolarità culturale sui temi della pulizia e dell’igiene, emersi in tutta la loro importanza con la pandemia da SARS-CoV-2. Continuerò a battermi per tale obiettivo, sperando d’incontrare la sensibilità delle istituzioni amministrative e culturali veronesi».

Servizio e foto di

Claudio Beccalossi