Le nostre interviste!

 

 

Al recente “Festival del Cinema di Venezia“ non ci siamo lasciato sfuggire l’occasione d’intervistare la bella e brava regista-produttrice Chiara Tilesi, italiana, trasferitasi ormai da più di vent’anni a Los Angeles. 

Solare e disponibilissima, in una bella giornata settembrina al Lido di Venezia, ove le proiezioni  cinematografiche si susseguono a ‘gò gò’, le chiediamo del premio ricevuto, precisamente quello sui diritti umani.

Sì, esattamente il “Premio diritti umani” assegnato dal Premio Kineo e Global Campus of Human Rights. Sono  orgogliosa di riceverlo anche in virtù del fatto ho voluto creare “We do it together” – “Facciamolo insieme”, quale casa di produzione no-profit, con ol fermo obbiettivo di cambiare la rappresentazione delle donne nel mondo dei media, promuovendo anche l’empowerment.”

Innegabile osservarne il forte impegno sociale contro qualsiasi forma di violenza sulle donne, ribadendo l’autodeterminazione dei diritti delle donne.

Già, proprio ultimamente sono ‘volata’  in Italia, a Firenze, per ritirare il Premio Pegaso assegnatomi dalla Regione Toscana, nonché per aprire “We do it together”, che oltre ad avere  sede in America,  adesso ce l’ha  anche nella splendida Florentia.  E’ in corso un grosso progetto proprio sulla città ‘gigliata’, ci stiamo lavorando attivamente.”

Innegabile domandarle  anche dal momento che lavora a Los Angeles, degli scioperi dei produttori, registi,  sceneggiatori che chiedono maggiori tutele e riguardi nei loro confronti, in particolar modo sull’incremento delle royalites per  lavori di piattaforme.

Beh…dopo cinque mesi è stato raggiunto l’accordo tra produttori e sceneggiatori mentre resta ancora in sciopero invece il sindacato degli attori. E quindi speriamo in esiti positivi.”

Non mancano forti tensioni  nemmeno sull’uso dell’intelligenza artificiale. Questo a suo avviso comporterà seri problemi?

Direi proprio di sì, non solamente sceneggiatori, ma anche attori dal momento che possono replicare da un’immagine…hanno diritti in perpetuo! Questa  è  la vera lotta e quindi persone da proteggere! Gli studios non possono essere proprietari assoluti dei diritti d’autore, di conseguenza manteniamo umanità ed eguaglianza nei confronti  d’ogni persona.”

Sembra di capire che lei vada coi piedi di piombo nell’impiego dell’intelligenza artificiale.

E’ doveroso farne buon uso e non abuso, ricordandoci che è solamente un mezzo. Portando un esempio, come se da un momento all’altro un’automobile avesse più diritti di noi esseri umani. Tutto questo non ha senso.”

Elementare Watson!


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chiara Tilesi