OMC ETR DI VICENZA & COVID-19:

L’ITALIA AL TOP TECNOLOGICO CHE RESISTE ANCHE AL VIRUS

 

 

 

Servizio e foto di Claudio Beccalossi

 

Mensa OMC ETR Vicenza 

 

Vicenza – Davanti all’ingresso dell’OMC ETR (Officina Manutenzione Ciclica Elettro Treno Rapido) di Trenitalia, in via Arsenale 46, tra le più sofisticate eccellenze tecnologiche italiane, staziona una roulotte di Croce Berica (Unità mobile di soccorso), supporto della Protezione civile, con un addetto alla misurazione della temperatura corporea a dipendenti e visitatori in ottemperanza a disposizioni per la prevenzione e l’accertamento Covid-19.

Storicamente, nell’ambito delle Ferrovie dello Stato, l’impianto dovette occuparsi della manutenzione delle carrozze e venne inaugurato il 1° ottobre 1914 quale “Officina Grandi Riparazioni di Vicenza”. Nel corso della Seconda guerra mondiale venne riadattato in officina per la riparazione di carri militari che le fece assegnare la denominazione convenzionale di “Arsenale”, tuttora in voga.

L’ammodernamento del 1978 introdusse un nuovo carro trasbordatore atto alla movimentazione delle carrozze più moderne. Il riadeguamento avvenuto negli Anni Novanta del secolo scorso consentì la revisione periodica delle carrozze di tipo Gran Conforto, Eurodima e Z1. Da giugno 2002 si formarono le Service Unit ETR500 e Componenti che aggiornarono la mission industriale e lo stesso appellativo dell’impianto, appunto, in OMC ETR Vicenza, con punto di forza obbligato la revisione di carrozze ETR500 e le locomotive E404 PLT.

Un’ulteriore crescita professionale consentì, dal 2011, di concretizzare le Revisioni Generali del Pendolino ETR470 e, in seguito, quelle degli ETR460, ETR463, ETR485 ed ETR500. Lo zenit della capacità specialistica, finora, è stato raggiunto dal 2018 con la Revisione Ciclica delle sale motrici e portanti del “colosso” tecnologico ETR1000.

In tempi d’allerta Coronavirus, per raggiungere la Mensa aziendale dell’OMC ETR, il personale di Trenitalia e delle ditte operanti in appalto deve seguire un percorso di sicurezza d’entrata e d’uscita. I tavoli sono al massimo per due commensali, con divisorio in plexiglas, nel rigido rispetto di indicazioni e normative miranti a scongiurare il rischio di trasmissioni da Covid-19. L’efficace protocollo viene accettato e rispettato benevolmente da dipendenti interni ed esterni presenti nell'impianto (meno, ovviamente, quelli in smart working). In concreto, si tratta d’un esempio di professionalità manageriale per il bene di chi è in prima linea al posto di lavoro. OMC ETR di Vicenza, quindi: fiore all’occhiello dell’Italia che resiste.