Con il termine ricercatore si indica genericamente un professionista che svolge attività di ricerca scientifica e/o tecnologica in maniera autonoma oppure alle dipendenze di enti pubblici o privati.

Bene, il Dott. José Luiz D’Amico rientra nella prima categoria, e cioè, tra i ricercatori storici autonomi che si interessano ai processi migratori e alle relazioni interculturali. Quelli, per intenderci, che fanno le ricerche per conto proprio, spesso per passione e non a scopo di lucro.

Dell’emigrato si parla in genere per stereotipi, definendolo un perdente, uno sconfitto, un disoccupato che emigra per non morire di fame nel proprio Paese, senza però enfatizzare gli aspetti positivi dello stesso; la laboriosità, l’attaccamento alla patria, il mantenimento e, quindi, la diffusione della lingua italiana (seppur rappresentata da un disomogeneo patrimonio dialettale). Infine, un “ambasciatore” dell’italianità, nell’accezione più ampia del termine.

Un’interessante esegesi storico-interpretativa ha caratterizzato l’ottima conferenza del dott. D’Amico, avvenuta venerdì 8 dicembre, nella sala “Palatino” della Costa Favolosa, in crociera dall’Italia in Brasile. È stata trattata la storia italiana dall’Unificazione ai nostri tempi; la storia dei grandi navigatori italiani; la presenza italiana nel mondo e, infine, l’emigrazione - motivo conduttore – della presentazione, accompagnata da appropriate diapositive.

In sostanza, una bella presentazione, gradevole e apprezzata dal pubblico presente. Un successo!

 

José Luiz D´Amico