Nella splendida serata di villa Miani Firriato ha omaggiato la piazza romana con tutta la sua produzione insieme alle perle della gastronomia Siciliana. Roma distesa alla luce del tramonto vista da Villa Miani è veramente un luogo magico. Il set ideale per Firriato Experiencing evento con il quale la famiglia di Gaetano ha voluto celebrare il rapporto tra l’azienda e i tanti fans capitolini dei suoi vini. L’appuntamento ha regalato agli ospiti un viaggio attraverso il terroir Siciliano in cui l’azienda ha saputo creare una realtà rappresentativa e diffusa delle zone di elezione della viticultura locale. Grazie al lavoro di Salvatore e Vinzia Di Gaetano, Firriato è oggi senza dubbio uno dei punti di riferimento di tutta la viticultura isolana.

Oggi sul percorso tracciato li affiancano la figlia Irene e suo marito Federico Lombardo di Monte Iato, COO Firriato: “Roma è, per il vino di qualità, una piazza importante – continua - non solo per i fatturati raggiunti ma per la capacità di intercettare un pubblico internazionale di consumatori appassionati dei vini italiani. La capitale rappresenta infatti, una piazza di grande valore grazie a questi interlocutori attenti, ai quali con orgoglio vogliamo mostrare le diverse interpretazioni del continente vitivinicolo siciliano declinate secondo lo stile Firriato”.

Alla base della filosofia produttiva c’è il rispetto del territorio al di fuori delle logica di standardizzazione. Ogni zona, ogni vigneto o parcella è trattato in modo autentico rispettando le sue peculiarità. Ogni vinificazione è curata nel dettaglio e segue la tradizione e il singolo stile di produzione locale. L’obiettivo è sempre stato quello di fare dei vini centrati sull’identità e rappresentativi della viticultura locale. Scelta premiata a livello mondiale dalla critica e dai tanti appassionati che scelgono di esplorare il panorama dei vini Firriato. A partire dagli anni ’80 la famiglia di Gaetano ha costruito un puzzle capace di rappresentare a 360 tutta la viticultura Siciliana, le cui meravigliose tessere sono rappresentate dalle sei tenute aziendali distribuite sulla regione. Baglio Sorìa, Borgo Guarini, Dàgala Borromeo e Pianoro Cuddìa nell’Agro di Trapani, Cavanera Etnea alle pendici dell’Etna e infine Calamoni a Favignana. Un universo interamente rappresentato sulla terrazza e nelle splendide sale della storica dimora romana. Presenti tutti i vini distribuiti in nove posizioni di degustazione attraverso le quali esplorare l’intera produzione di Firriato. Ad affiancare i vini vere e proprie perle dell’enogastronomia Sicilana, dallo street food ai classici della pasticceria Siciliana passando dalla salumeria di estrema qualità. Ad attendere gli ospiti la postazione delle bollicine tra cui gli ottimi metodo classico Gaudensius Blanc de Noir e il Gaudenisus Blancs de Blancs. A seguire le due postazioni con i Grandi Classici Bianchi e Rossi, quindi i vini di Favignana, con il bianco e il rosso della linea Favinia, e del Vulcano, con i vini Cavanera e Sabbie dell’Etna. Espressioni della viticultura eroica di mare e di montagna che insieme alla tradizione del vino portano avanti i suoi valori storico culturali. La linea Caeles con la sua postazione dedicata ha rappresentato la tendenza al biologico di Firriato. Nella sala più grande attraversata dalle note della Filarmonica di Benevento, l’isola di degustazione dedicata ai vini di punta dell’azienda, i Cru Harmonium, Ribeca e Camelot, che hanno catalizzato le attenzioni del pubblico. Gli stessi vini erano disponibili per le degustazioni verticali in una sala riservata. Grande successo anche per i vini Dolci Naturali, con i passiti l’Ecrù, il Favinia Passulè e il moscato l’Ocra, grandi nella loro categoria e perfetti per terminare la degustazione. Ad accompagnare la degustazione è stata accompagnata durante tutto l’arco della serata dalla presenza di eccellenze gastronomiche Siciliane che hanno amplificato l’Experiencing di Firriato a tutto il territorio regionale. Due i cooking show affidati allo chef bistellato Vincenzo Candiano, del ristorante La Locanda Don Serafino di Ragusa e a Valentina Chiaromonte, astro nascente della cucina siciliana, del ristorante FUD OFF di Catania. La grande tradizione dello street food Siciliano era presente reinterpretato in stile gourmet da FUD Bottega Sicula, con i Presidi Slow Food come i formaggi del Consorzio della Vastedda del Belice e il Suino Nero dei Nebrodi dei pregiati salumi dell’azienda La Paisanella. Spazio anche ai salami di asino ragusano de Il Chiaramontano, alle specialità di tonnara di Favignana dell’azienda Nino Castiglione, al caviale di lumache dell’azienda La Lumaca Madonita, alla conserve Campisi, ai latticini di bufala di Babalus e ai panettoni e alle creme artigianali della Di Stefano Dolciaria. Il senso della serata nelle parole dell’amministratore delegato si Firriato Vinzia Novara: “Con questa occasione vogliamo celebrare quel profondo legame che lega Firrato a Roma e questo evento vuole essere un’esperienza da vivere intensamente e da ricordare, che vogliamo dedicare a quanti, in questa città ci hanno sempre seguito con passione ed amicizia”. Un pensiero che tutti gli ospiti intervenuti hanno mostrato di gradire pienamente.

Bruno Fulco